SALVATORE ASTORE

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Nasce nel 1957 a S. Pancrazio Salentino (BR).
Vive e lavora a Torino. Già dagli anni Ottanta l’artista è attivo sulla scena italiana e internazionale, privilegiando i linguaggi della scultura, della pittura e del disegno. Né astratte né figurative, le prime sculture in ferro saldato riproducenti porzioni craniche ingigantite e ripetibili infinite volte compaiono intorno alla metà degli anni Ottanta, anticipate da una serie di pitture sulle anatomie umane e animali, mettendo in evidenza nella propria scarna e fredda essenzialità la volontà dell’artista di far emergere un linguaggio inedito, scaturito da una precisa e profonda necessità plastica, articolato in forme che sono da leggersi come pura presenza. L’artista guarda con interesse i colleghi del Minimalismo oltre oceano, ma, pur condividendo con questi ultimi l’uso di materiali industriali e l’attitudine a creare opere a forte impatto spaziale, la produzione scultorea di Astore è costantemente animata da una tensione organica strutturale, da un vitalismo eclettico delle forme anti-mimetiche, da un calore che non prescinde da una certa artigianalità manuale. Astore si è formato all’Accademia di Belle Arti di Torino. Ha partecipato a una serie di mostre importanti sull’arte italiana e ha collaborato con alcune delle più attive gallerie italiane in quegli anni. Opere dell’artista sono presenti nelle collezioni pubbliche del Museo d’Arte contemporanea di Bologna, della Galleria d’Arte Moderna di Torino, del PAC di Milano e della Sol Lewitt Collection in Connecticut. Di Salvatore Astore hanno scritto numerosi storici e critici dell’arte fra cui Tommaso Trini, Francesco Poli, Martina Corgnati, Enrico Crispolti, Luca Beatrice.

© Copyright - Davide Paludetto Arte Contemporanea