LUCA GRECHI | LAGGIÙ É QUI
LUCA GRECHI
“Laggiù è qui”
14.09.2021 – 30.10.2021
Testo di Luca Grechi
Entrare in un mare, al disopra del cielo immagina l’orizzonte altezza ombelico alla ricerca di due soli, tutto è complementare e conflittuale in un’armonica distrazione
Si è posato lo sguardo in quelle colline, in quei fiumi, fino dove l’occhio poteva, fantasticando, immaginando di essere lì, quel silenzio in una pausa di un cammino, lento o veloce che sia ha portato con sé una sensazione, abbandonarsi alla possibilità che tutto sia già qui, manifestandosi in consapevolezza, scavando e trasformando l’intuizione in uno sguardo senza tempo.
Ogni luogo si apre, con i suoi odori e sapori alla sua presentazione, la pittura con i suoi limiti cercando di superarli non per onnipotenza ma per necessità, ricerca il rapporto con le cose, attraverso l’onestà. Come un panorama, una distesa, un sole è qui dal momento che ti si presenta, l’incipit della pittura in un bianco trova la pace prima di una battaglia, alla ricerca di riordinare ciò che già esiste internamente, ma non ancora in questo mondo.
In relazione al suo divenire gli equilibri e pensieri che si depositano sulla tela creano una pausa che non definisce ma presenta un’attesa.
Laggiù è qui propone un cammino di pitture e oggetti, alla ricerca di un silenzio si avvicina gradualmente lo studio di nuovi piani pittorici, dando vita a un rumore, un grido. Accade un’antitesi, dove la combinazione tra controllo e casualità indaga lo sconosciuto, la virtù di un errore.
Un incontro tra il “fare” e “accadere” porta con sé stati d’animo così diversi e disparati da creare quell’equilibrio conflittuale necessario per vedere l’insieme.
Queste infinite possibilità si manifestano nella pittura con quel silenzio e rumore in contrasto continuo, alla ricerca di una convivenza.
La totalità in un’estetica apparentemente definita delimita un confine, un limite, il segreto della pittura e con sé l’intimità si schiude.